Di questi tempi ci sono sempre più oggetti “smart” nelle nostre case: parliamo di luci, lavatrici, tv, macchinette del caffè… quello che sta succedendo è che iniziano ad arrivare molti oggettini “specializzati” e personali.
Eh si perchè il frigo rimane in cucina ma adesso sono arrivati portafogli, skate, valigie, mug, … insomma è quasi più difficile pensare a che cosa “non è ancora smart” rispetto a cosa lo sia già.
Ecco quindi cosa mi ha incuriosito… molte cose sono state lanciate con l’aiuto del crowdfunding, ma andiamo per passi.
Mug
Quest’oggettino è simpaticissimo, diciamo che per noi in italia, che non siamo abituati a portarci la mug in ufficio, possiamo vederlo come il “Thermos 2.0”.
Ce ne sono altre che mantengono la temperatura (caldo/freddo), lo so, ma con questa si può scegliere esattamente la temperatura e controllarla dallo smartphone: sto parlando della s2i-Touch plus.
In effetti avere un’oggettino con cui puoi impostare temperature differenti se devi prendere il caffè, infondere il the o tisane (ma sul sito indicano anche latte in polvere e danno anche qualche altra idea) è veramente comodo. Essendo poi integrato con il telefono vengono poi proposti diversi “scenari” di utilizzo e loggare nella vostra App preferita della salute i dati di idratazione.
Orologi da tavolo
In questo ambito ci sono più varietà di oggetti disponibili. Un paio di questi, molto diversi tra di loro, sono interessanti. Stiamo parlando di LaMetric e di Bonjour.
LaMetric è un orologio integrabile con IFTTT, è configurabile e, secondo noi, in ufficio fa la sua bella figura.
Anche a casa può essere molto utile anche perché è possibile svilupparsi da soli dei moduli e sicuramente ci piacerebbe molto provarlo. E’ indipendente dallo smartphone e può compiere dei task in piena autonomia.
Bonjour è, invece, un’orologio che è più orientato alla classica “sveglia”. Ricorda una sveglia “old style” anche nella forma e all’interno ha molta intelligenza: quello che ci colpisce è il modulo di intelligenza artificiale che promette di riconoscere più di una voce e adattare le impostazioni in base alle condizioni. Faccio un esempio: avete la sveglia alle 8 di mattina perché volete andare a correre… ma c’è un problema: sta piovendo! E allora perché svegliarvi? Bonjour vi sveglierà più tardi. Certo, lo fa solo se gli dite di farlo 😉
Inutile dire che monitora il sonno, che può interagire con le luci di casa (per la sveglia, ad esempio) e parecchie altre cose. Dovremmo provarlo nei prossimi mesi e l’unico vero dubbio è se bisogna dire “Bonjour buonanotte” per far spegnere le luci quando si va a dormire…
Portafogli
C’è un’altra categoria molto gettonata: i portafogli smart. In comune hanno quasi tutti la possibilità di essere rintracciati (basta cercare smart wallet su google), hanno la protezione per le carte contactless e altre cose. La domanda è “ma mi serve veramente un portafoglio smart? Ho già il telefono per pagare senza tirar fuori il portafogli (es. Apple Pay) e perché mai dovrei avere anche il portafogli smart?
Vero: è sicuramente un “di più”. Ma ce n’è uno che ha attirato la nostra attenzione: si chiama Volterman. Perché è così interessante? Sicuramente perché è un “assieme” di oggetti che è anche portafogli. Mi spiego meglio: è assieme
- Powerbank (a cavo o induzione)
- Distance Alarm (allarme di separazione dal cellulare, quello di cui abbiamo parlato sopra)
- Global GPS Tracking
- Global WiFi Hotspot
- Thief Detection Camera
- Memoria di backup
Secondo noi ha tutte le carte in regola per essere un oggetto appetitoso, speriamo che riescano a rispettare quanto dichiarato.
La casa
La casa è il posto dove ci sentiamo protetti e quando siamo sul divano ci sentiamo già coccolati… e allora perchénon aggiungere un pò di cose-smart per aumentare ulteriormente il comfort?
Prima di tutto bisogna controllare la temperatura e la qualità dell’aria… per il primo punto, la temperatura, ci sono diversi dispositivi che permettono di controllarla. Sia che abbiate il riscaldamento autonomo che quello centralizzato.
Un’ottimo dispositivo è l’EvoHome della Honeywell : già a partire con i “vecchi” modelli i livelli di qualità erano elevati e adesso con l’introduzione della componentistica di “controllo remoto” hanno ancora migliorato. Non mancano un colpo, come si suol dire… sempre precisi nei comandi e robusti nel funzionamento. La temperatura nelle singole stanze, la programmazione, l’accensione della caldaia possono essere impostate sia dal pannello locale che dalla app.
Un’alternativa integrata in HomeKit sono gli accessori della Elgato e quelli Netatmo con cui è possibile aumentare il livello di intelligenza della vostra casa controllando i sensori non solo con la voce (attraverso Siri) ma andando ad integrare le logiche della IoT
Si ma i condizionatori?
Vero: i condizionatori al momento non hanno un proprio “standard”. Intendo che è possibile prendere un condizionatore controllabile da app, un dispositivo che funge da telecomando e che rimane collegato alla rete come ad esempio Tado (con cui è possibile impostare geofence, aggiungere sensori pir per tenere accesi i condizionatori solo se qualcuno è presente…) oppure FlicHub (quest’ultimo a dire il vero oggi (25/09/2017) non è ancora in vendita ma promette non solo di controllare i condizionatori con i famosi pulsantini Flic, ma di configurare il controller infrarossi per condizionatore e fare da bridge con IFTTT! Vi aggiorneremo appena possibile!) oppure Sensibo. Ma la lista potrebbe non finire mai…
Abbiamo parlato della temperatura, ma la qualità dell’aria?
Anche qui ci sono diversi device: possiamo parlare di Elgato Eve Room così come di Netatmo Health Home Coach, entrambi di ottima qualità, integrati con HomeKit. Si viene avvisati se aumenta la CO2, se l’umidità non è corretta e, nell’ottica della IoT è possibile quindi aggiungere logiche per integrare deumidificatori, condizionatori, ecc ecc in caso del raggiungimento di certe soglie.
Il fatto è che, in questo caso, bisogna scegliere il dispositivo in base a ciò che si ha già. Mi spiego meglio: se si avesse già un impianto con valvole Netatmo perchè comperare il sensore Elgato e via dicendo? Ci si complicherebbe solo la vita.
Questo articolo è in continuo aggiornamento, se aveste suggerimenti inviateli pure: siamo pronti ad accettarli!